Sul Piano di Baratti è calato il silenzio
Comunicato del Comitato Giù le mani da Baratti
Sono trascorsi due mesi dalla restituzione del percorso partecipativo sul piano di Baratti, ma tutto tace. Dopo la mobilitazione dei cittadini l’amministrazione comunale aveva fatto marcia indietro, rinunciando al progetto che prevedeva un albergo al Casone, la privatizzazione di un pezzo di litorale e altri volumi edilizi alla Porta del Parco. In tale occasione il Comune aveva annunciato la redazione di un nuovo piano particolareggiato che tenesse conto dei risultati emersi dal lavoro svolto ai tavoli nel percorso partecipativo.
Che cosa sta avvenendo? Qualcuno ci sta lavorando? Il silenzio non ci sembra positivo. Il convegno organizzato dal comitato per il 13 maggio presso il Ristorante Demos servirà anche a porre tale questione, riaprendo la riflessione sul valore di Baratti nell’ambito del sistema economico locale della Val di Cornia. Ci si aspetta coerenza da parte dell’amministrazione comunale, che dovrebbe onorare gli impegni presi rendendo noti al più presto gli orientamenti del nuovo piano particolareggiato in modo che possano essere conosciuti e discussi.
Intanto, dove andranno al mare i bagnanti del nuovo residence di Poggio all’Agnello? Il vecchio piano li voleva nei pressi di Canessa, ed era un errore. Dalle ultime notizie apparse sulla stampa sembra che essi vengano dirottati nei due bagni privati già esistenti sulla spiaggia di Baratti. Non vorremmo che ciò comportasse rischi di un eccessivo ampliamento degli spazi privati con un aumento della pressione antropica sull’arenile.
Aspettiamo risposte e aggiornamenti sulle nuove proposte dell’amministrazione e ragguagli sullo stato di elaborazione del regolamento urbanistico. Altrimenti il percorso partecipativo potrebbe risultare vano.
Comitato Giù le mani da Baratti
Pubblicato su il Tirreno e la Nazione