Segnalato ai carabinieri il Blogger fantasma !

Segnalato ai carabinieri il Blogger fantasma !

Sottrazione indebita di atti. È l’ipotesi di reato per cui il Comune di San Vincenzo ha effettuato una segnalazione ai carabinieri. Salvo poi tornare indietro: nessuna sottrazione indebita. Alla base del caso la pubblicazione sul web, da parte del blogger anonimo noto come Rimigliano San Vincenzo, di una e-mail in cui il segretario generale del Comune Lucio d’Agostino chiede al messo di pubblicare un atto sull’albo pretorio digitale dell’ente.

«Contro Rimigliano San Vincenzo non è stato fatto niente – spiega il sindaco Alessandro Bandini –. È stata fatta una segnalazione ai carabinieri per possibile sottrazione indebita di atti. Niente contro persone specifiche. La segnalazione ai carabinieri riguarda la pubblicazione sul web di una e-mail interna. Comunque, con ulteriori accertamenti effettuati dai nostri tecnici, è stato verificato che l’e-mail è stata pubblicata per errore umano all’albo pretorio. I carabinieri ne sono stati già informati».

In breve, si segnala ai carabinieri la possibile sottrazione indebita di atti, poi si accerta che si è trattato di errore umano, infine si informano i carabinieri dell’accertamento svolto.

Il blogger anonimo. L’identità del blogger anonimo è stata al centro di molte discussioni fra i rappresentanti del potere locale. Rimigliano San Vincenzo, è indubbio, ha scosso la politica nell’ultimo lustro. Un vero collezionista di atti pubblici, documenti che egli ha sistematicamente pubblicato sul web, specie sul suo blog San Vincenzo lavori in corso, e spulciato. Un archivio immenso, del quale fa parte anche una raccolta di centinaia di vecchie fotografie di San Vincenzo.

Non solo: oltre agli atti (anche datati) e alle foto, il blogger fantasma, come è stato ribattezzato, ha tirato fuori aerofotogrammetrici, mappe, di tutto un po’. Ed è stato fra i protagonisti delle vicende riguardanti la Tenuta di Rimigliano, la pulizia delle spiagge, l’ecomostro dei Lecci e altro. Ad oggi, niente di ciò che ha pubblicato sul web è stato accertato non essere stato di dominio pubblico.

Politici e amministratori locali da sempre sdi interrogano sulla sua identità e i sospetti di volta in volta hanno investito più persone: politici, giornalisti, dipendenti comunali, architetti. Ad oggi non pare trattarsi di un caso Wikileaks ai frutti di mare. Più probabilmente, accade che sembri impossibile che un cittadino sia così attento alla vita socio-politica del paese. Un collezionista del tempo che, da noi contattato attraverso il suo profilo Facebook, ci ha detto di non essere intenzionato a rivelare la propria identità non per timore, ma per volontà di riservatezza. E ciò nonostante la segnalazione dell’amministrazione comunale ai carabinieri.

Paolo Federighi – Il Tirreno 16.11.2014

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