San Vincenzo, botta e risposta sul caso delle scogiere anti-erosione

«Non abbiamo bisogno dei permessi» – «Invece sì, fermate subito i lavori»
«Non è necessario ricorrere ad una valutazione di impatto ambientale per le modifiche temporanee al progetto di protezione della costa». Così risponde Rosaria Lombardo (Gruppo di maggioranza), nel respingere l’ordine del giorno presentato da Nicola Bertini (Forum del Centrosinistra) in merito al progetto antierosione a sud del porto turistico. «Non è necessario perché il progetto fu già sottoposto a verifica della Regione Toscana che escluse, (decreto 1954 del 2009, ai sensi dell’art. 11 della Lrt 79/98), qualsiasi obbligo di procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Poi, Rosaria Lombardo ha ripercorso l’iter di un progetto che riguarda la «protezione» delle spiagge iniziato con il preliminare sottoposto a procedura di verifica e concluso con il decreto della Regione che ne escludeva la procedura di V.i.a.
Nel 2008 fu costruita una difesa provvisoria e sperimentale per valutare la possibilità, e l’opportunità, di realizzare la protezione delle spiagge con una barriera in geotubi riempiti di sabbia. Per gli alti costi di manutenzione questa non ha dato risultati. In questa variante non ci sono opere in più rispetto al progetto originale ma esclusivamente lo spostamento temporaneo del pennello posto a chiusura dell’opera, dal Fosso dei Prigionieri alla zona del fosso Renaione. Il pennello parallelo alla linea di battigia realizzato di fronte al Bagno Mediterraneo aveva necessità di essere chiuso per non perdere i benefici fin qui prodotti dall’opera in attesa di riprendere i lavori del progetto che vedrà lo spostamento di quel pennello al Fosso delle Prigioni. Le barriere sottoflutto, interrompono il moto ondoso, e, proteggendo la costa dalle mareggiate e dall’erosione, permettono il normale rimescolamento delle acque formando l’allargamento della spiaggia senza impatto visivo.
«Noi ci auguriamo –chiude Rosaria Lombardo- che una volta completato il progetto, con lo spostamento del pennello nella sua destinazione originaria, si possa davvero affermare che questa amministrazione è riuscita nel difficile compito della protezione della costa».
Nicola Bertini, è di diverso avviso: «non è stato condotto uno studio sull’impatto della struttura e il Comune ha ritenuto bene di non richiederne. Per l’Ente va bene che non ci sia la Valutazione d’Impatto Ambientale, perché l’impatto non cambia rispetto ai salami; non ci si è neppure presi la briga di rilasciare l’autorizzazione paesaggistica, nonostante le strutture emergano dal mare, si sviluppino su un’area vincolata e modifichino in modo radicale le visuali e l’intero paesaggio urbano.
Insomma — dice Bertini — si è ritenuto di approvare una determina e riteniamo che senza la Valutazione d’Impatto Ambientale e senza l’Autorizzazione Paesaggistica sia assolutamente impossibile realizzare quell’opera, per questo, chiediamo che l’Amministrazione Comunale sospenda immediatamente tali lavori e avvii accertamenti per le responsabilità in questa inqualificabile vicenda».
Piero Bientinesi – La Nazione 10.2.2013