Risposta del Comitato all’assessore Ferroni

Risposta del Comitato all’assessore Ferroni

Non varrebbe nemmeno la pena di rispondere alle calunnie dell’assessore Ferroni sulla vicenda “Facciamo centro insieme”, se nelle sue dichiarazioni non avesse tacciato di mancanza di serietà il Comitato per Campiglia.

La Ferroni accusa il Comitato di non essere stato in grado di dare contributi, quando almeno il 70% dei temi proposti sono pervenuti dai soci e simpatizzanti del Comitato attraverso un documento complessivo al quale rimandiamo e che è leggibile anche sul sito della Regione.

La Ferroni accusa il Comitato di essere uscito dal percorso partecipativo non solo perché non in grado di fare proposte, ma anche per potere attaccare pregiudizialmente l’Amministrazione. La Ferroni evita invece di dire che il Comitato è uscito dal processo partecipativo solo quando il Comune ha dimostrato con lo strumento della censura su due temi (rinaturalizzazione delle Cave e eliminazione della previsione della RTA alla Fonte di sotto), il suo disprezzo per le regole della democrazia.

All’Assessora che dice: «quando si vuol far politica bisognerebbe avere il coraggio di restare fino alla fine e onorare gli impegni presi», vorremmo ricordare che quando si fa politica onestamente bisogna sapere prendere pubblicamente le distanze dai comportamenti che minano la base della democrazia quale è il rifiutare a priori e ingiustificatamente di trattare argomenti proposti dai cittadini.

Lo strumento della censura è uno strumento antidemocratico in ogni caso ingiustificabile e chi lo usa non è degno di fare politica.

Comitato per Campiglia
Arch. Alberto Primi

Leggi ancheRidare vita a cuore di Campiglia? Davvero??? 9.1.2017

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