Più di 3000 visitatori a Pasqua per i nuovi percorsi tra Acropoli e S. Silvestro

Ghizzani Marcìa: «Frutto dell’ottimo lavoro, valido inizio stagione». Entro fine aprile il videogioco “etrusco” che comincia da Populonia.
Tuniche e sandali stile antica Roma all’Acropoli. Mantelli medievali a San Silvestro. Figuranti sui nuovi percorsi – nonostante il tempo non proprio clemente che ha funestato l’inaugurazione – sorpresa davvero apprezzata. Declinazione del gran lavoro organizzativo premiato da numeri importanti sia all’esordio che per Pasqua.
Quasi 2.800 presenze per i Parchi Val di Cornia con, da aggiungere, le centinaia di visitatori (si stima oltre 500) che hanno partecipato alla giornata inaugurale del 30 marzo tra Populonia e la Rocca di San Silvestro. «Non ce li aspettavamo – dice il presidente Parchi Val di Cornia Francesco Ghizzani Marcìa -. È il frutto del bel lavoro fatto dagli uffici stampa e anche nei Comuni, davvero bene nonostante il maltempo.
I rievocatori, chicca a sorpresa: archeologi – attori di “Anticae Viae” appassionati di storia, sempre per ricostruzioni filologiche a Populonia. Per San Silvestro? Grazie alla collaborazione di forze locali: l’Ente valorizzazione Campiglia per il corteo, Porta a terra da Piombino per case e castello, aiutati dagli studenti dell’Einaudi Ceccherelli col progetto scuola lavoro… Valido modo di condividere i parchi che sono di tutti. All’Acropoli, insieme a Giuliani di Piombino – racconta – il sindaco di Campiglia Rossana Soffritti e l’assessore alla cultura di Piombino Paolo Pellegrini a San Silvestro». Oltre a tirare le somme dell’ottimo esordio ultimi ritocchi al programma del 25 aprile.
«Anche perché – ricorda Ghizzani Marcìa – il 29 aprile a Baratti ci saranno le riprese del filmato per promuovere il video gioco con tema etrusco “Mi Rasna” (“io sono etrusco”)». Nonostante il vento, esordio dei migliori.
«Inizio di stagione molto positivo per i parchi e musei – conferma il presidente – durante tutti i giorni di festa». Nel weekend di Pasqua con lunedì sono state 2.122 (+12% rispetto al 2017) le persone che hanno scelto di trascorrere la loro giornata al parco archeologico di Baratti e Populonia, al parco archeominerario di San Silvestro e al museo archeologico di Piombino.
«Offerta oggi più che mai ricca – ricorda il presidente – grazie ai nuovi percorsi di visita dell’Acropoli con la ricostruzione dell’intero basamento di uno dei templi, la riapertura al pubblico di pavimenti musivi restaurati, la realizzazione di un nuovo percorso di visita che percorre le antiche mura della città e – spiega – l’apertura di un sentiero sulla terrazza de Le Logge, con uno spettacolare punto panoramico e la possibilità di ammirare il ninfeo monumentale che in origine ospitava il mosaico dei pesci, l’originale esposto al museo archeologico in Cittadella, di cui è stata collocata in situ una copia, la ricostruzione di un edificio di fine VIII sec. a. C. . chiamato “La casa del Re”».
Non da meno, la suggestione di fare un tuffo nel medioevo con la visita alla Rocca di San Silvestro restaurata dove il percorso è tornato ad essere completo e i visitatori possono visitare aree particolarmente suggestive del sito che ad oggi erano chiuse al pubblico.
«Il video gioco “Mi Rasna” – sottolinea Ghizzani Marcìa – È un’altra opportunità importante per i Parchi: primo videogioco ambientato nel mondo etrusco, che permetterà di vestire i panni di un lucumone e trascinerà i partecipanti tra i luoghi e le meraviglie si questa civiltà. A partire da Populonia, naturalmente, con le necropoli di Baratti, il museo archeologico di Piombino e il museo etrusco-collezione Gasparri. Grazie alla tenacia di Maurizio Amoroso, saremo in compagnia dei principali musei e siti archeologici etruschi del centro Italia». In attesa che il videogioco sia on-line, si possono visitare dal vivo le tombe e i reperti etruschi con si potrà giocare. Storia e futuro, insieme.
Cecilia Cecchi – Il Tirreno 5.4.2018
Tutela e valorizzazione: funziona
Guideri: «Sistema Parchi, modello da esportare e che può crescere»
“Valorizzare il paesaggio per progettare il futuro”. È con la tavola rotonda al museo archeologico di Piombino che è cominciato il programma di iniziative poi culminate con l’inaugurazione dei nuovi percorsi e dei restauri all’Acropoli di Populonia e alla Rocca di San Silvestro: con risultati e apprezzamenti che sono andati oltre qualunque previsione.Momento importante. Alla tavola rotonda i protagonisti, archeologi e architetti, che hanno partecipato in questi anni alla storia del sistema Parchi. Incontro aperto al pubblico, una sorta di anteprima delle due visite inaugurali, programmate per il giorno successivo, a Populonia e San Silvestro. Coordinati dalla giornalista Cinzia Dal Maso, sono intervenuti Paola Pellegrini, assessore alla cultura del Comune di Piombino, Francesco Ghizzani Marcìa, presidente della società Parchi Val di Cornia, Luigi Paglialunga, in rappresentanza di Arte lavoro e servizi spa, Andrea Camilli, soprintendenza Abap Pisa-Livorno, Franco Cambi, Cynthia Mascione e Giovanna Bianchi, professori dell’Università di Siena, Roberto Sabelli, Giovanni Minutoli e Tessa Matteini, professori dell’Università di Firenze.
Durante la tavola rotonda è stato ripercorsa una storia, quella dei Parchi. Sono state ricordate figure fondamentali come quelle di Riccardo Francovich e di Antonella Romualdi (scomparsi rispettivamente del 2007 e nel 2012). Si è parlato di futuro, della ricchezza che il territorio della Val di Cornia custodisce, di confini amministrativi inesistenti di fronte ad un paesaggio comune, tesoro di tutti, soprattutto della comunità locale.
«È il paesaggio che deve essere oggetto della nostra attenzione – ha commentato Silvia Guideri, responsabile dei Parchi e dei musei – Ci teniamo a far percepire l’unitarietà di questo patrimonio culturale e naturalistico. Riccardo Francovich ha dato il via ad un progetto finalizzato a rendere al territorio, ai cittadini e a tutta la società una ricchezza inestimabile. C’è un’attenzione alla restituzione di una conoscenza. Ci auguriamo che questo porti a sviluppare un senso di appartenenza, a capire il valore dei luoghi in cui viviamo e quindi a promuoverli».
«Queste due giornate dedicate alla presentazione dei nuovi percorsi – ha continuato Guideri – si collocano in un processo più vasto che ha origini lontane e che adesso non si trova certo ad un punto di arrivo, ma, anzi, guarda fiducioso al futuro. Quello a cui siamo arrivati oggi è un ulteriore gradino che va a sommarsi ai 25 milioni di euro spesi dal 1993 ad oggi. Dobbiamo crescere e sviluppare, ricordando sempre che nel sistema Parchi si integrano tutela, ricerca e valorizzazione. Sia in Italia che all’estero siamo visti come un modello da seguire».
Francesca Barone – Il Tirreno 5.4.2018