…perché questo non accada…

…perché questo non accada…

Norme per il GOVERNO DEL TERRITORIO PDL 282/2013: una proposta di legge della REGIONE TOSCANA.

Il giorno 20 Novembre 2013 è stata presentato il testo della proposta di riforma della legge regionale sul governo del territorio, attualmente allo studio Commissione regionale che dovrà portare alla messa a punto del testo definitivo da approvare entro la fine della legislatura.

La proposta di legge è formalmente una riforma della L.R.T. 1/2005, in realtà per certi versi è una vera e propria nuova legge che dichiara di volere determinare un contrasto al consumo di suolo, la certezza delle regole, la diffusione della informazione e della partecipazione, il monitoraggio dell’esperienza applicativa della legge e la valutazione della sua efficacia, la tutela e il corretto uso del patrimonio territoriale, l’attuazione della pianificazione d’area vasta, la prevenzione e mitigazione dei rischi idrogeologico e sismico, la tutela e valorizzazione del territorio rurale, la riduzione dei tempi di pianificazione.

Dai tanti interventi è risultata anche chiaramente, la volontà della legge di superare il modello di “pluralismo istituzionale paritario” che ha portato alla degenerazione di localismi di pianificazione caratterizzati in non pochi casi da scarsa preparazione tecnica, da eccessi di contiguità con poteri forti locali, da debolezza delle amministrazioni.

In questa ottica si dovrebbe arrivare ad un metodo di pianificazione di vari livelli (regionale, provinciale, comunale) che garantisca le varie autonomie ma rendendole comunque rigidamente obbligate a rispettare i livelli superiori di pianificazione, pena la illegittimità degli atti.

La nuova legge per altro ha raccolto forti critiche dall’ANCI e dagli Ordini Professionali, anche, forse, proprio a dimostrazione che la legge va a toccare poteri locali consolidati, ed emerso come alcuni Comuni stiano cercando di accelerare i tempi di adozione di piani, proprio per sottrarsi alle innovazione che la legge dovrebbe portare.

Il fenomeno è emerso anche nel territorio della Val di Cornia, dove il Comune di San Vincenzo, dopo anni di immobilismo, si sta affrettando a concludere il nuovo Piano Strutturale, dimostrando ancora una volta la sua posizione di retroguardia nel quadro della pianificazione territoriale regionale.

Il testo della proposta di legge può essere scaricato dal sito della Regione Toscana.

Comitato per Campiglia

 

Clicca QUI per leggere il manifesto

 

 

 

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