«Lavori a Rimigliano, danni incalcolabili alle casse comunali»

«Lavori a Rimigliano, danni incalcolabili alle casse comunali»

Dure critiche del Forum all’amministrazione sanvincenzina dopo il via libera a costruire all’interno della Tenuta

Il Forum, attraverso i suoi due consiglieri Nicola Bertini e Maurizio Viliani, commenta in modo assai critico la notizia del prossimo inizio dei lavori nella Tenuta di Rimigliano, a seguito del permesso di costruire che è stato rilasciato dal Comune di San Vincenzo il 26 agosto alla Rimigliano srl nei nuclei poderali Chiusacce e Poggettino Contessa Lea. «Come previsto – dice il Forum – si concretizzano le peggiori paure sulla Tenuta di Rimigliano. Il primo progetto, che ha già ottenuto le autorizzazioni, prevede il raddoppio delle superfici al podere Chiusacce, il primo dei poderi oggetto di piano d’intervento».

«Superfici che, pur passando da 900 a 1800 mq circa – dice ancora il Forum – secondo il Comune di San Vincenzo non aumentano affatto. Com’è possibile un simile assurdo? Semplice: due chilometri più a sud, presso il podere Contessa Lea, ci sono delle rovine di tettoie. Un bel salto che migliora le caratteristiche edilizie di queste tettoie trasformandole, a parità di superfici, in case di lusso». «Così – proseguono Bertini e Viliani – le nuove costruzioni saranno almeno il doppio delle esistenti, e incalcolabile il danno per il Comune di San Vincenzo che permette di fare nella Tenuta tutto ciò che in qualsiasi altra area agricola della Toscana non si potrebbe assolutamente fare».

Secondo il Forum, oltre ad un danno nei confronti del territorio, se ne verificherebbe un altro ai danni delle casse comunali, perché, con la ristrutturazione il Comune rinuncerebbe a introitare in questo modo centinaia di migliaia di euro di oneri d’urbanizzazione. «Semplice da calcolare – sostiene il Forum – è invece l’ammanco nelle casse comunali. Tralasciando per un attimo il danno più grave, che è quello della perdita d’un patrimonio territoriale unico che potrebbe rappresentare la possibilità di rilancio per San Vincenzo e per tutta la Val di Cornia, facciamo notare che con la ristrutturazione di “edifici” esistenti, il Comune rinuncia a incassare centinaia di migliaia di euro d’oneri d’urbanizzazione. Tutto ciò infischiandosene di quanto aveva raccomandato la Regione dopo la Conferenza Paritetica: il Pamaa ancora non corrisponde al regolamento urbanistico, non essendo mai stato modificato, e non v’è certezza su quali volumi si recuperino, per quali funzioni e quanti e quali rimangano per l’attività agricola ormai, appare chiaro, destinata ad essere abbandonata».

Il Tirreno 2.9.2013

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