«La pianificazione è una nostra priorità»
Rossana Soffritti risponde a Comune dei Cittadini:
«La democrazia gode di ottima salute, e la giunta nel rispetto dei ruoli ha dato mandato agli uffici di compiere una serie di verifiche, quando sarà il momento è ovvio che verranno attivati tutti gli strumenti di confronto con le commissioni e il consiglio comunale». E’ la replica del sindaco Soffritti alle accuse ricevute da Comune dei Cittadini in seguito alla presentazione alla stampa dell’atto di indirizzo con cui l’esecutivo campigliese ha avviato uno studio sulla possibilità di fare delle varianti non sostanziali, anticipando la revisione del regolamento urbanistico che scade il prossimo anno.
La lista di minoranza aveva parlato di “democrazia morta” contestando alla giunta di aver proceduto senza informare i consiglieri, sottraendo al parlamentino cittadino il ruolo di indirizzare la pianificazione territoriale e urbanistica. E, ancor più grave secondo Cdc, aver fatto saltare gli impegni programmatici sul governo della sovracomunalità, senza inoltre interpellare gli altri comuni.
«La pianificazione territoriale di area rimane una nostra priorità assoluta – risponde il sindaco – tant’è vero che è stato ricostituito l’ufficio intercomunale di piano per procedere, come da anni è buona pratica del nostro territorio, alla pianificazione coordinata e unitaria. Il Comune di Campiglia condivide appieno gli obiettivi strategici della Regione Toscana e la forte spinta che la Regione ha dato alla pianificazione d’area come uno degli elementi necessari ad un’efficace organizzazione del governo del territorio.
Credo inoltre che in tempi brevi si dovrebbe approdare a un ufficio urbanistica unico per i comuni della Val di Cornia in modo non solo da facilitare ulteriormente rispetto all’esistenza dell’ufficio di piano il lavoro di programmazione, ma anche quello del lavoro quotidiano, il tutto nella consapevolezza che le risorse umane sarebbero meglio valorizzate in un contesto unico, visto che le prospettive di assunzione per ogni comune sono sempre più ridotte e che, giustamente, a tutti i livelli, si chiede innovazione e contenimento della spesa.
Aspetto importante dell’atto di indirizzo è quello di prevedere l’adeguamento degli strumenti urbanistici locali alle nuove normative, in primis la legge regionale 65/2014». Atto di indirizzo nato, aveva sottolineato Soffritti, per tentare di rispondere ad alcune richieste arrivate dal tessuto economico locale, in modo da dare nuovo impulso al comparto produttivo, turistico e commerciale con uno strumento (le varianti anticipatorie) che avesse tempi di risposta più brevi rispetto alla revisione lunga e complessa della pianificazione generale.
La giunta «lo ha fatto in conseguenza di richieste di privati, evidentemente non conformi al regolamento urbanistico, decidendo autonomamente di dover procedere alla revisione» secondo Cdc. «Il fatto che si siano ricevute delle istanze – chiarisce Soffritti – significa che il territorio si muove, è vitale, e, a ogni modo, è attinente al ruolo politico del sindaco e della giunta avere un costate atteggiamento di ascolto verso cittadini e imprese, questo non significa che le scelte sono conseguenze delle richieste ma che le scelte, e non potrebbe che essere così, tengono conto del quadro effettivo e concreto della realtà sulla base dell’interesse generale».
Annalisa Mastellone – Il Tirreno 20.10.2015