Il Paradù esce dimezzato dall’esame in Comune
Castagneto Carducci, il progetto del villaggio in Commissione paesaggistica. La pratica passa alla Sovrintendenza: le 654 case mobili previste ridotte a 393.
Una doppia incognita sul futuro del Paradù. Da una parte la vicenda amministrativa con l’iter autorizzativo che dopo il parere positivo della Commissione paesaggistica adesso sarà al vaglio della Sovrintendenza. Ente che dopo aver annullato in via di autotutela la precedente autorizzazione si è rivolto all’Avvocatura dello Stato, sospendendo l’iter, per richiedere un parere sul procedimento. Un dato nuovo che di fatto aggrava le incognite su una possibile riapertura in tempi utili alla stagione turistica. E comunque, resta da sciogliere la vicenda giudiziaria, con le indagini non ancora concluse e il sequestro della struttura ancora in essere.
Ha espresso parere favorevole la Commissione paesaggistica del Comune di Castagneto Carducci, composta dall’architetto Cristina Rotta e dall’agronomo Lenio Morganti, riunitasi ieri mattina nell’ufficio tecnico nella sede del municipio a Donoratico, sulla riesamina dei documenti prodotti dalla proprietà del villaggio turistico Paradù, a seguito della sentenza del Tribunale del Riesame e della sospensione delle autorizzazioni rilasciate dalla Soprintendenza. Si trattato, in pratica, di ripetere i passaggi, in pratica, dell’iter autorizzativo: prima la Commissione e poi di nuovo all’esame della Soprintendenza.
La commissione.
Con lettera della Soprintendenza alla mano si richiedeva il parere sulla nuova documentazione prodotta dalla proprietà, in risposta ai punti 1 e 3: la stessa lettera che notificava, in data 11 febbraio 2015, l’apertura del procedimento di annullamento della precedente autorizzazione (rilasciata nel gennaio 2013), in via di autotutela, ai sensi della legge 241 del 1990. Sul tavolo della Commissione le nuove planimetrie con indicazione esatta del posizionamento e della varia tipologia delle casette mobili di legno oltre all’analisi delle vie di comunicazione e delle necessarie infrastrutture. Il papier dopo il parere positivo ora tornerà alla Soprintendenza che deciderà se procedere con l’annullamento dell’autorizzazione o convalidarla.
La proprietà.
Una giornata importante per la società Medonoratico e l’amministratore unico Riccardo Mariotti che attendeva proprio il parere della Commissione paesaggistica del Comune per chiedere al Giudice delle indagini prelimiari il dissequestro della struttura turistica, in località Pianetti. «Nei prossimi giorni – afferma Mariotti – ci presenteremo dal giudice per la richiesta e il deposito delle altre documentazioni necessarie come la pratica al Genio civile e la relazione sul vincolo idrogeologico. Sono molto soddisfatto del parere ottenuto dalla Commissione, fondamentale per poter procedere. Ora aspettiamo di sorpassare lo scoglio più duro, quello della Soprintendenza». Che aggiunge: «Ci auguriamo che confermi l’autorizzazione che ci aveva già rilasciato».
Il Comune.
Alla seduta della Commissione paesaggistica oltre al responsabile dell’ufficio tecnico Moreno Fusi, il tecnico della proprietà e autore del progetto, il geometra Fausto Granchi e l’avvocato Natalia Princi dello studio Gracili di Firenze, era presente l’assessore all’Urbanistica ed edilizia privata Giorgio Badalassi. «Tutta la documentazione presentata dalla Medonoratico – ha detto Badalassi – unitamente al parere favorevole espresso dalla Commissione del paesaggio saranno celermente trasmessi dal nostro ufficio tecnico alla Soprintendenza di Pisa per il proseguimento dell’iter amministrativo». I nuovi lavori che potrebbero vedere la luce all’interno del villaggio se autorizzati prevedono la riduzione nella costruzione delle casette, dalle 654 previste (disposte su 36 ettari) si passerà ad un massimo di 393 (193 già esistenti). E la capienza del villaggio allineata a quella dell’allora Club Med: 1.308 ospiti contro i 2.616 previsti dal primo progetto.
Divina Vitale – Il Tirreno 25.2.2015