Il decorso del tempo non sana gli abusi edilizi. Anzi

Rilevante pronunciamento del Consiglio di Stato in materia di abusivismo edilizio e provvedimenti repressivi.
La sentenza Cons. Stato, Sez. VI, 26 marzo 2018, n. 1893 ha ricordato autorevolmente che il trascorrere del tempo non legittima in alcun modo le opere abusive realizzate:
“non è in alcun modo concepibile l’idea stessa di connettere al decorso del tempo e all’inerzia dell’amministrazione la sostanziale perdita del potere di contrastare l’abusivismo edilizio, ovvero di legittimare in qualche misura l’edificazione avvenuta senza titolo, non emergendo oltretutto alcuna possibile giustificazione normativa a una siffatta – e inammissibile – forma di sanatoria automatica”.
Non deve, quindi, esserci un interesse pubblico attuale, in quanto è sufficiente “che l’ordine di demolizione sia adeguatamente motivato mercé il richiamo al comprovato carattere abusivo dell’intervento, senza che si impongano sul punto ulteriori oneri motivazionali, applicabili nel diverso ambito dell’autotutela decisoria”.
Anche l’accertamento dell’intervento abusivo a distanza di tempo dalla commissione “non fa venire meno il dovere dell’Amministrazione di emanare senza indugio gli atti previsti a salvaguardia del territorio”.
Principi chiari e ineludibili per la legalità e la salvaguardia del territorio.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus