Francardi conferma la revisione del piano per il golfo di Baratti

L’assessore all’urbanistica è intervenuto al Convegno organizzato dal comitato
Per la prima volta ad una iniziativa del Comitato «Giù le mani da Baratti», è intervenuto anche un rappresentante del Comune di Piombino, l’assessore all’urbanistica Luciano Francardi. Alla vigilia dell’estate, nella sala del ristorante Demos, quasi un centinaio di persone hanno preso parte al convegno promosso dal Comitato.

L’incontro è stato aperto dal portavoce Daniele Quinti, che ha ripercorso le tappe principali della vicenda di Baratti. Poi studiosi, economisti e archeologi delle Università di Pisa, Siena e Firenze si sono confrontati sui temi della tutela e dell’economia, delle risorse culturali e ambientali e del loro ruolo in ambito turistico.

L’assessore Francardi pur sostenendo che il paesaggio non deve essere ridotto a una cartolina, ha manifestato l’impegno dell’amministrazione per una revisione del vecchio piano particolareggiato anche nell’ambito del regolamento urbanistico in corso di definizione, per il quale verrà attivato un percorso partecipativo. Di economia sostenibile e integrata, che si fondi sui valori paesaggistici e culturali, ha parlato il professor Brunori dell’Università di Pisa, privilegiando il concetto di equilibrio rispetto al vecchio obiettivo della crescita; l’economia che può scaturire da Baratti, ma anche dall’insieme del territorio, non può prescindere dai valori culturali, e in particolare archeologici, come ha ricordato il professor Cambi dell’Università di Siena. L’esperienza del Comitato – ha concluso il professor Morisi, garante della comunicazione della Regione Toscana – è stata molto utile, dimostrando il valore della partecipazione e di una intelligenza collettiva di cui le istituzioni dovranno sempre più imparare e a tenere in conto. La Nazione 19.5.2011

Baratti, la tutela del parco archeologico per un nuovo sviluppo
Assemblea del Comitato con studiosi e docenti di varie università

Un centinaio di persone nella sala del ristorante Demos, ha preso parte al convegno promosso dal Comitato “Giù le mani da Baratti”, nato per opporsi al piano particolareggiato presentato dal Comune nell’estate del 2010.

L’incontro è stato aperto dal portavoce Daniele Quinti, che ha ripercorso le tappe essenziali della vicenda di Baratti, dalla nascita del Comitato al percorso partecipativo attivato dall’amministrazione comunale. Studiosi, economisti e archeologi si sono confrontati: il professor Punzo del’Università di Siena ha messo in guardia rispetto al dilagare dell’edilizia balneare, elemento di cannibalizzazione del territorio. Di economia sostenibile e integrata, fondata sui valori paesaggistici e culturali, ha parlato il professor Brunori dell’Università di Pisa, secondo cui l’economia che può scaturire da Baratti e dall’insieme del territorio, non può prescindere dai valori culturali, in particolare archeologici, come ha ricordato il professor Cambi dell’Università di Siena. «L’esperienza del Comitato – ha concluso il professor Morisi, garante della comunicazione della Regione – ha dimostrato il valore della partecipazione e di una intelligenza collettiva di cui le istituzioni dovranno sempre più tenere conto».

Un’altra economia è possibile, hanno sostenuto i diversi relatori, basata sulle risorse archeologiche, storiche, ambientali e paesaggistiche, che trova radici nella tutela e nella presenza del Parco archeologico e del sistema dei parchi della Val di Cornia, tema su cui è tornato il presidente della Parchi, Luca Sbrilli.

«Per la prima volta – dice il Comitato – a una nostra iniziativa è intervenuto anche un rappresentante del Comune, l’assessore all’urbanistica Francardi, il quale, pur sostenendo che il paesaggio non deve essere ridotto a una cartolina, ha manifestato l’impegno dell’amministrazione per una revisione del vecchio piano particolareggiato anche nell’ambito del regolamento urbanistico in corso di definizione, per il quale verrà attivato un percorso partecipativo». Il Tirreno 22.5.2011

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