Distruzione delle Laverie: La replica di Silvia Velo
E’ di 25 anni fa il colpo di ruspa alle “Laverie”
In riferimento a quanto pubblicato nella lettera di sabato 7 marzo a firma della dottoressa Cristina Torti i cui contenuti sull’archeologia industriale in gran parte condividiamo, torniamo a ribadire che a differenza di quanto affermato, le demolizioni degli “involucri edilizi” contenenti le laverie non sono avvenute di recente, ma nel 1984.
A questo proposito Invitiamo la dottoressa Torti a prendere visione dello stato di degrado e fatiscenza in cui versavano gli “involucri edilizi” prima del 1984 e a confermare l’importanza storica di tali rimanenze.
Anche a noi sconcerta il pressapochismo di tante affermazioni che sono state fatte negli ultimi tempi. Per esempio ci riferiamo alla superficialità che consente di confondere una ex cabina elettrica per l’ultima testimonianza ancora presente dell’impianto delle “Laverie”. Non c’è dubbio che anche una vecchia e dismessa cabina di trasformazione potrebbe rientrare tra i beni meritevoli di conservazione; sarebbe utile, quantomeno, poter chiamare le cose almeno con il proprio nome.
Per quanto riguarda la sensibilità del Comune di Campiglia verso l’archeologia industriale non ci sembra irrilevante la salvaguardia del complesso dell’Etruscan Mines per il quale stiamo studiando il recupero e la valorizzazione nel quadro del sistema dei parchi, così come ci teniamo a sottolineare il recupero di intere aree di archeologia industriale già integrate e fruibili all’interno del parco archeominerario di San Silvestro: palazzo Gowett, l’area del pozzo Earle, l’area del Temperino, la galleria diretta Lanzi Temperino e gli impianti di Valle Lanzi, anch’essi già in parte fruibili e in parte oggetto di un progetto di recupero. Certamente la dottoressa Torti già conoscerà la nostra zona, ma qualora non fosse così, la invitiamo a visitare il Parco di San Silvestro. Infine, se semplicemente vorrà incontrarci per un colloquio, saremo disponibili allo scambio di idee.
Onorevole Silvia Velo Sindaco di Campiglia
Il Tirreno
10 marzo 2009