Considerazioni del Comitato per Campiglia sul nuovo Regolamento Urbanistico del Comune di Campiglia
Con la recente adozione del Regolamento Urbanistico , il Comune di Campiglia Marittima ha un nuovo piano regolatore. Invece di aprire un nuovo corso, siamo alle solite : ancora case a Venturina e scarsa attenzione per il centro storico di Campiglia, sebbene vengano finalmente riconosciute alcune delle richieste avanzate dal Comitato per Campiglia.
Infatti è esclusa la demolizione del Consorzio Agrario a Venturina, del quale ora si prevede il mantenimento e la ristrutturazione, il che però ha portato alla proprietà un premio ingiustificato di nuove volumetrie in altra zona secondo una pura logica di scambio incrementando così il consumo di suolo.
Anche la previsione di stanzoncini artigianali alla Madonna di Fucinaia è stata per fortuna abbandonata, localizzandoli in aree meno delicate dal punto di vista paesaggistico.
Purtroppo gli altri punti problematici evidenziati da molti cittadini e dal Comitato sono rimasti irrisolti : nessun correttivo per la RTA della Fonte di Sotto che rappresenta una scelta urbanistica indecente ; nessuna modifica per l’insediamento industriale alle Lavoriere confermando uno scempio urbanistico e paesaggistico; norme ambigue in relazione a serre e centrali a biomasse che permetteranno in mezzo alla campagna standard da zona industriale. Per gli impianti eolici e fotovoltaici, non normati nel vecchio P.R.G., non si propone un piano energetico serio per la Val di Cornia e si permette in pratica di realizzarne in quantità indefinita fino a coprire ampie aree agricole, contribuendo così a distruggere il sistema ambientale della Val di Cornia e lasciando ai privati ogni iniziativa.
In generale il Regolamento Urbanistico si disinteressa della tutela del patrimonio paesaggistico, architettonico, archeologico e storico del Comune, se si tiene conto che la tutela non consiste solo nei vincoli ma essenzialmente in azioni di conservazione e promozione di questo patrimonio.
Di fatto di questa promozione e valorizzazione non si trova alcuna traccia se non alcune dichiarazioni di buone intenzioni che non hanno alcun effetto sulla realtà . Si parla di tutela del centro antico ma mentre per chi costruisce nuovi edifici a Venturina si ammette addirittura il raddoppio del volume edificabile se destinato a residenza sociale, non si individua alcuno strumento che premi chi interviene nel centro storico.. Si parla di albergo diffuso ma non si prende in considerazione la possibilità di trasferire interventi di perequazione sul centro storico .
In pratica si continua a separare le sorti ed il futuro di Venturina da quelle del centro medievale invece di fare proposte che creino sinergie finalizzate veramente al recupero di un centro storico ormai pressoché morto e che, in quanto privo di abitanti e di attività, costituisce già da tempo un grave problema sociale.
In conclusione al di là di poche luci, il R.U. è pieno di ombre sul tema della tutela del patrimonio ambientale, storico, architettonico e archeologico, mentre appare evidente il perpetuarsi della cementificazione, del consumo smoderato del suolo in totale contrasto con gli indirizzi programmatici espressi recentemente anche dal nuovo presidente della Regione Toscana.
Campiglia Mma 23 maggio 2010
Comitato per Campiglia
Il presidente Alberto Primi
Per analisi puntuali sul Regolamento Urbanistico vedi i comunicati di Comune dei Cittadini
SULLA STAMPA:
Il nuovo regolamento urbanistico preoccupa anche il Comitato per Campiglia.
«Il Comune – dice il presidente del Comitato, Alberto Primi – con la recente adozione del regolamento ha un nuovo piano regolatore. Ancora case a Venturina e scarsa attenzione per il centro storico di Campiglia, sebbene vengano riconosciute alcune delle richieste avanzate da noi».
«È esclusa – ricorda il presidente – la demolizione del Consorzio agrario a Venturina, del quale ora si prevede il mantenimento e la ristrutturazione, il che però ha portato alla proprietà un premio ingiustificato di nuove volumetrie in altra zona».
Irrisolti, per Alberto Primi, altri «punti problematici».
«Nessun correttivo per la Rta della Fonte di Sotto – spiega – che rappresenta una scelta urbanistica indecente; nessuna modifica per l’insediamento industriale alle Lavoriere confermando uno scempio urbanistico e paesaggistico; norme ambigue in relazione a serre e centrali a biomasse che permetteranno in mezzo alla campagna standard da zona industriale. Per gli impianti eolici e fotovoltaici, non si propone un piano energetico serio e si permette di realizzarne in quantità indefinita fino a coprire ampie aree agricole».
«Il regolamento – aggiunge Primi – si disinteressa della tutela del patrimonio paesaggistico, architettonico, archeologico e storico del Comune, se si tiene conto che la tutela non consiste solo nei vincoli ma essenzialmente in azioni di conservazione e promozione» conclude il presidente del Comitato per Campiglia.
Il Tirreno 24.5.2009
CAMPIGLIA CRITICHE SEVERE AL REGOLAMENTO URBANISTICO APPENA ADOTTATO
«La stessa storia: soltanto nuove case» Il comitato cittadino attacca il Comune
IL COMITATO per Campiglia è fortemente critico con il nuovo regolamento urbanistico appena adottato dal comune. «Invece di aprire un nuovo corso, siamo alle solite: ancora case a Venturina e scarsa attenzione per il centro storico di Campiglia, sebbene vengano finalmente riconosciute alcune delle richieste avanzate dal Comitato per Campiglia – incalza il presidente Alberto Primi – infatti è esclusa la demolizione del Consorzio Agrario a Venturina, del quale ora si prevede il mantenimento e la ristrutturazione, il che però ha portato alla proprietà un premio ingiustificato di nuove volumetrie in altra zona secondo una pura logica di scambio incrementando così il consumo di suolo. Anche la previsione di stanzoncini artigianali alla Madonna di Fucinaia è stata per fortuna abbandonata, localizzandoli in aree meno delicate dal punto di vista paesaggistico. Purtroppo gli altri punti problematici evidenziati da molti cittadini e dal Comitato sono rimasti irrisolti: nessun correttivo per la Rta della Fonte di Sotto che rappresenta una scelta urbanistica indecente; nessuna modifica per l’insediamento industriale alle Lavoriere; norme ambigue in relazione a serre e centrali a biomasse che permetteranno in mezzo alla campagna standard da zona industriale.
PER GLI IMPIANTI eolici e fotovoltaici, non normati nel vecchio P.R.G., non si propone un piano energetico serio per la Val di Cornia e si permette in pratica di realizzarne in quantità indefinita fino a coprire ampie aree agricole. In generale il Regolamento Urbanistico si disinteressa della tutela del patrimonio paesaggistico, architettonico, archeologico e storico del Comune, se si tiene conto che la tutela non consiste solo nei vincoli ma essenzialmente in azioni di conservazione e promozione di questo patrimonio. Si parla di tutela del centro antico ma mentre per chi costruisce nuovi edifici a Venturina si ammette addirittura il raddoppio del volume edificabile se destinato a residenza sociale, non si individua alcuno strumento che premi chi interviene nel centro storico. Si parla di albergo diffuso ma non si prende in considerazione la possibilità di trasferire interventi di perequazione sul centro storico. Al di là di poche luci – conclude Primi – il R.u. è pieno di ombre sul tema della tutela del patrimonio ambientale, storico, architettonico e archeologico, mentre appare evidente il perpetuarsi della cementificazione».
La Nazione 24.5.2010