CIA: “Il cementificio si può fare, centrale a biomasse inutile e dannosa”

La Confederazione agricoltori (Cia) prende posizione sul progetto per realizzare una centrale a biomasse nella campagna campigliese, ed è una posizione di totale contrarietà, in quanto tale centrale, secondo la Cia, è «priva di qualsiasi utile ricaduta su di una zona di estremo pregio, vocata alle produzioni agricole di qualità».

La Cia interviene anche sulla problematica sollevata da proprietari di terreni agricoli e cittadini, posti nelle vicinanze delle aree interessate dalla realizzazione del cementificio in località “Trafossi”, sempre nel Campigliese. «Dai contatti avuti a più riprese con gli imprenditori agricoli della zona, che da tempo convivono con un sistema diversificato di sviluppo imprenditoriale – affermano alla Cia – non abbiamo registrato tutta la preoccupazione nei confronti del nuovo insediamento che emerge dall’accorato appello dei firmatari, se non per la mancanza di una rete viaria adeguata alle necessità produttive locali. È per questo motivo – proseguono dalla Cia – che guardiamo con attenzione a questo nuovo insediamento la cui collocazione è prevista da tempo dallo strumento urbanistico comunale, perché la sua presenza risponda a criteri di compatibilità ambientale per il tipo di lavorazioni previste, per la necessità di un ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture di servizio alle esigenze del sistema produttivo che vi è insediato, sia agricolo che legato alla piccola e media impresa». La Cia si dice poi disponibile per «approfondimenti e confronti con le forze politiche, sociali e con i cittadini, su temi come quello dello sviluppo del territorio, quanto mai attuali per la sensibilità che suscitano nella comunità».

Il Tirreno, 5.9.2008

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