«Cave ok ma ci vuole il ripristino» Dixit Maida Landi (Pdl)
Il Pdl sulla questione delle cave incassa un’apertura in Provincia. Ancora una volta Maida Landi, consigliere in Provincia del PdL, da mesi impegnata nel portare a conoscenza di tutto il Consiglio la situazione campigliese, supportata dai colleghi Gragnoli e Naldini (quest’ultima svolge analogo ruolo in commissione ambiente), nell’ultima seduta ha esposto la sua preoccupazione circa il grave danno paesaggistico causato dall’attività di escavo sollevando un vivace dibattito.
«Questo territorio — dice la Landi — capace di attrarre turismo pur nelle difficili condizioni ambientali in cui l’ha ridotto l’uomo, necessita urgentemente di riconsiderarne lo sviluppo futuro. Il debito che l’uomo ha nei confronti della natura deve essere saldato, non può aspettare oltre, pena la irreversibilità». A questa tesi si sono uniti importanti componenti della maggioranza. «L’obiettivo è sia un recupero dell’area in termini paesaggistici-ambientali — dice la Landi — sia di un riutilizzo in termini produttivi con attività meno impattanti, senza mortificarne l’occupazione e demonizzarne il capitale. E’ una presa di posizione importante che impone un cambio di passo nella programmazione dello sviluppo territoriale della quale dovranno tenere conto le amministrazioni attuali e quelle future: noi aspettiamo di vedere come saprà imporsi la nostra provincia in regione».
Inoltre la Landi punta il dito anche sull’inquinamento visivo e sollecita i lavoratori impegnati nell’attività estrattiva a dare suggerimenti a tutto campo e incita «coloro che fino ad oggi hanno fatto impresa sfruttando le risorse del territorio a dare un ulteriore segnale di interesse e di amore al territorio investendo principalmente qui i capitali».
La Nazione 18.9.2012