Casone di Baratti: Infondate le preoccupazioni del Comitato per Campiglia – Dixit Sinistra Ecologia e Libertà

Siamo stupiti per le dichiarazioni del Comitato per Campiglia sul Piano Particolareggiato di Baratti. Le severe critiche sono prive di riferimenti oggettivi e basate solo sui se e sui forse. Ovviamente Baratti rappresenta un valore su cui ognuno è legittimato ad esprimersi ma occorrerebbe maggiore cautela nel giudicare un lavoro che da pochi giorni ha iniziato il suo iter di confronto con le parti interessate ed i cittadini tutti.

Tra pochi giorni la bozza del Piano sarà disponibile sul sito del Comune di Piombino e aperta ai contributi dei cittadini ma già da martedì scorso si è iniziato l’iter delle assemblee pubbliche con la presentazione agli operatori del Golfo di Baratti e di Populonia. Sinistra Ecologia e Libertà è una forza che pone la partecipazione dei cittadini come elemento qualificante i processi di pianificazione territoriale e pertanto le insinuazioni del Comitato su un iter escludente le comunità locali sono fuori dalla realtà dei fatti.

Sinistra Ecologia e Libertà ha lavorato, in sintonia con l’Amministrazione, affinché il Piano scegliesse un concetto di pianificazione basato sulla salvaguardia e tutela della risorsa paesaggistica e ambientale di Baratti. E’ questo l’approccio giusto per costruire un nuovo modello di fruizione turistica sostenibile che garantisca nel tempo l’integrità del Golfo. Il Piano da una risposta seria ed innovativa a queste esigenze e lo fa proponendo una distribuzione di funzioni e di accessibilità che allenta le pressioni su Baratti.
Invitiamo quindi il Comitato per Campiglia ad acquisire una visione complessiva degli atti come condizione essenziale per esprimere un giudizio, ma su due punti sollevati nell’intervento dobbiamo per forza intervenire.

Dire che l’attività velica sia una funzione incompatibile con il Golfo è davvero una forzatura priva di fondamento. Il Piano regolerà questa attività trasferendola tal quale dall’attuale dispersione nei vari manufatti in un unico elemento. Lo stesso avverrà per l’utilizzo della duna che sarà alleggerita dal movimento di carrelli ed autoveicoli.
La seconda questione riguarda il Casone. In maniera ironica potremmo dire che l’incredulità del presidente Primi ci conforta sulla bontà delle scelte fatte nel Piano. L’intervento sul Casone, sta scritto negli atti, propone il restauro conservativo integrale sugli immobili esistenti senza nessuna addizione. Ciò varrà anche per gli spazi esterni: nessun parcheggio pertinenziale, nessuna recinzione, nessuna piscina, nessuna concessione sull’arenile, mantenimento identità fondiaria, ripristino vegetazionale rigoroso.

In conclusione come Sinistra Ecologia e Libertà vogliamo invitare il Comitato a non alimentare questo clima di caccia alle streghe ma a lavorare sul territorio con serietà ed oggettività. Pensiamo infatti che i più sensibili alle ragioni della sostenibilità e della tutela di ambiente e paesaggio dovrebbero darci una mano nel difendere e sostenere un Piano davvero soddisfacente su questi profili. Forse la malattia del mattone è una patologia diffusa ma sicuramente la malattia della disinformazione è altrettanto virulenta e dannosa per i cittadini.

Piombino 7/8/2010
Coordinamento SEL Piombino  Val di Cornia

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