Caso Paradisino: imbarazzo in Consiglio Comunale (San Vincenzo)

Caso Paradisino: imbarazzo in Consiglio Comunale (San Vincenzo)

«Paradisino a pagamento, e ora denuncio il Comune».
Lo storico parco del Paradisino sarà a pagamento da Pasqua mentre la proprietà ha avviato azioni legali contro il Comune di San Vincenzo, dal quale pretende un risarcimento di centinaia di migliaia di euro: una rivalsa dopo che l’amministrazione comunale tornando sui suoi passi ha deciso di non far costruire nulla nel parco, nonostante fossero previste edificazioni per 1.500 metri quadrati, approvate da precedenti amministrazioni.

Il proprietario, il venturinese Enio Forconi, annuncia che metterà in vendita il Paradisino e la proprietà contigua, denominata “la Svizzera”, in cui in questo momento si stanno ristrutturando gli edifici. «Adesso basta – dice Forconi – Chi vorrà entrare al parco del Paradisino dovrà pagare. Sono più di 20 anni che lo mantengo con i miei soldi fra manutenzioni, luce, pulizie. Non ce la faccio più. Ho speso centinaia di migliaia di euro, e pretendo un risarcimento dal Comune agli investimenti che ho fatto.

Ora basta con gli accordi. L’ultimo – prosegue – lo abbiamo fatto alla presenza del sindaco, del vicesindaco, dell’assessore preposto e dei tecnici miei e del Comune. Da cinque fabbricati avevamo deciso di ridurre le costruzioni a un solo fabbricato. Mi ero impegnato a realizzare 30 parcheggi a uso pubblico su via Montecristo, e a concedere oltre metà del parco a uso pubblico. Adesso, al Comune non va più bene neanche questo».

Forconi annuncia che denuncerà il Comune anche alla Corte dei Conti: «L’investimento bloccato – sostiene – è di tre milioni di euro, uno dei quali sarebbe andato allo Stato per tasse e contributi. Qui avrebbero lavorato molte imprese locali. La cosa incredibile è che il piano è stato approvato nel 2004 ed è diventato funzionale nel 2006. Qualsiasi altra impresa del luogo sarebbe fallita. Il piano è d’interesse pubblico, e il sindaco Biagi mi ha detto di andare avanti.

Il Comune cambia idea e io devo pagare? Mi chiedo perché il Comune sia pronto ad azioni legali per tutelare il privato a Rimigliano, e nel caso del Paradisino sia pronto a impedire interventi già stabiliti, firmati e approvati dal Comune stesso». Il sindaco Michele Biagi non si smuove di un centimetro. «La nostra posizione – dice – resta la stessa delle due ultime delibere approvate dal consiglio comunale: sospensione in autotutela e proroga di 90 giorni della sospensione».
Paolo Federighi -Il Tirreno 28.03.2012

Lo «psicodramma» del Paradisino. L’opposizione: «Ora c’è il rischio di una serie infinita di ricorsi».
Consiglio comunale «veloce», visto che, in discussione, figurava «solo» il piano attuativo de Il Paradisino. Al voto la la proroga della sospensione di efficacia per autotutela. Cioè l’amministrazione comunale intende prorogare la sospensione delle procedure urbanistiche per il piano edilizio. Alla fine, il pasticcio dell’urbanistica si complica.

Era probabilmente inevitabile che a San Vincenzo, dove l’Amministrazione ha cavalcato, per molti anni, la bolla del mattone dimenticando ragionevolezza e prudenza, poi, in un momento di drammatica crisi per tutti i settori economici e per l’edilizia in particolare, il calo di vendite e fatturati si traducesse in crisi sociale, crisi occupazionale e crisi istituzionale.
E in consiglio, con una delibera confusa, la maggioranza rischia di dare un colpo mortale al Paradisino pur dichiarando di sospendere il piano.

Di fatto –lo diceva Nicola Bertini (Forum del centrosinistra) e ribadito anche da Davide Lera (San Vincenzo per Tutti), «non c’era alcun bisogno di sospensive visto che l’autorizzazione paesaggistica per il piano del Paradisino è scaduta nel novembre scorso e un rinnovo è molto difficile da ottenere visto che nel frattempo è stato approvato un Pit regionale che nega le possibilità edificatorie sulla duna».
Così — è stato detto nella discussione —, sarebbe stato sufficiente procedere alla rivisitazione delle norme col prossimo Piano Regolatore e attendere. Insomma, dopo aver approvato una delibera ad personam tre mesi fa rischiando di dare alla proprietà argomenti per un ricorso in cui si sospendeva il piano del Paradisino per tre mesi, il Comune in questo tempo, di fatto, non ha prodotto nulla facendo scadere il termine. Ecco la proroga, e qui racchiusa la sintesi reale.

E’ stato Massimo Bandini, (assessore urbanistica), ad illustrare il provvedimento di «proroga» della sospensiva proprio il giorno prima della scadenza, e ciò per il fatto che non era riuscito ad adottare il Piano Strutturale, e quindi la necessità di prorogare la delibera per altri novanta giorni supportando il tutto con un parere legale dove si fa notare come, per una proroga alla sospensione, serva un «grave motivo».

In realtà il grave motivo non è apparso molto chiaro se non la consapevolezza da parte dell’amministrazione comunale di aver fatto un po’ di confusione e di evitare un’altro problema urbanistico nel poco verde rimasto in centro. Ora, si dice che probabilmente l’adozione del Piano Strutturale arriverà a giugno – se non ci saranno problemi con Rimigliano –. In delibera si aggiunge , poi, «…se non si dovesse fare in tempo ad adottare l’atto a giugno è già pronta per aprile una variante al Regolamento Urbanistico di ricezione di norme regionali in cui si potrebbe inserire la scheda del Paradisino». In due parole, Consiglio Comunale veloce, ma sufficiente per evidenziare il caos completo. L’imbarazzo era palpabile anche nei banchi della maggioranza.
Piero Bientinesi -La Nazione 28.03.2012


 

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Un pensiero su “Caso Paradisino: imbarazzo in Consiglio Comunale (San Vincenzo)

  1. Ma si, ha proprio ragione il sig. Forconi quando dice che hanno fatto costruire di tutto e di più e ora, proprio a me, non volete far riempire di appartamentini il Paradisino. Ma in che mondo viviamo, non ci si deve fidare più di nessuno, è impossibile fare gli affaristi al mondo d’oggi, ohibò !!!

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