Benvenuti alla stazione di Campiglia!

Cestini dei rifiuti traboccanti rifiuti, biglietteria chiusa, macchinette automatiche inservibili, una spenta e l’altra guasta: questo è quanto trovano i turisti e i viaggiatori la domenica alla stazione di Campiglia, l’unica “vera” della Val di Cornia. Se non ci fosse un coraggioso edicolante a dare un po’ di vita e di presenza umana, lo “scalo”sarebbe quanto di peggio per una zona che aspira a fare turismo.
Però l’abbiamo visto con i nostri occhi, ieri pomeriggio. Intanto tutti i cestini pubblici erano stracolmi e molti rifiuti erano finiti in terra: la Tari aumenta, ma i servizi diminuiscono. E poi le biglietterie chiuse, con quelle automatiche guaste: una spenta, l’altra inservibile e con una scritta “in caricamento” che è andata avanti per un bel po’. Pare che la colpa sia di un cavo rotto e mai sostituito.
E poi, anche quando funzionano, accettano solo carta di credito. Chi non ce l’ha, si arrangia. Il motivo? Le Ferrovie hanno interrotto il contratto con la ditta che ritirava i contanti. Visto che non lo fa più nessuno, le macchinette non li accettano. Insomma, non solo si tagliano i Frecciabianca penalizzando la costa, ma si danno servizi sempre peggiori. (g.f.)
Il Tirreno 4.8.2014