Baratti, ridisegnato il piano

La giunta accoglie una buona parte delle osservazioni venute col percorso partecipato
Niente stabilimento balneare e Casone ridimensionato

Il piano di Baratti cambia. Niente concessione balneare esclusiva al nuovo resort di Poggio all’Agnello, ridimensionamento delle previsioni dell’albergo di “lusso” al Casone, liberazione della pineta dalle imbarcazioni non necessarie alla scuola di vela, forte ridimensionamento dei volumi commerciali alla “Porta del parco”, congelamento dell’attuale situazione a mare del campo boe.

Ieri il sindaco Anselmi ha esposto i nuovi orientamenti della giunta, alla luce dei risultati del percorso partecipato che, tra dicembre e gennaio, ha visto impegnati decine di cittadini. Il 3 marzo saranno presentati nel corso di un’assemblea alla quale sarà presente anche l’assessore regionale all’urbanistica Marson.

«Unicità, unitarietà, storia e fragilità legate ai tratti identitari del Golfo di Baratti». A questa filosofia si ispira la revisione del piano, con l’obiettivo di aumentare la sostenibilità e la fruizione dell’area. «Baratti deve essere interamante fruibile – ha sostenuto il sindaco – Un luogo dove si potrà passeggiare senza incontare lucchetti, cancelli e steccati». In questo contesto è previsto anche lo spostamento dei bagni, dell’attuale esercizio ambulante vicino alla pineta e il recupero della pertinenza del podere del Casone.

La Porta al parco. Inizia dal parcheggio filtro delle Caldanelle la revisitazione del piano. Dai 6mila mc di volumi, destinati in gran parte a insediamenti commerciali, si passerà a circa mille, quasi per intero destinati ai servizi di accoglienza, da realizzare in strutture in legno. «La Porta al parco rimane – ha spiegato il sindaco – perchè su quel filtro puntiamo per contenere i flusso veicolari nel golfo. Non vogliamo chiudere al traffico Baratti – sia chiaro – ma creare le condizioni per poterlo regolamentare nei momenti di maggiore intensità. Questo ci permetterà anche di dismettere alcuni parcheggi nel golfo. Salvaguarderemo la sosta breve, comunque, nelle aree dove esistono esercizi pubblici».

La pineta. Prevista la demolizione integrale di tutti manufatti esistenti nella pineta, residuo del vecchio campeggio del Club Mediterranée. «Il tombolo sarà liberato – ha detto il sindaco – anche in previsione di possibili scavi archeologici. Abbiamo invece intenzione di mantenere la scuola di vela estiva, frequentata da un centinaio di ragazzi. Ma chiunque gestirà questa attività dovrà presentare ogni anno una richiesta di concessione, impegnandosi a realizzare, al massimo, strutture leggere e amovibili. Tutte le imbarcazioni non attinenti alla scuola (ce ne sono una cinquantina ndr) dovranno essere rimosse. Anzi – ha aggiunto il sindaco – invitiamo fin da ora i loro proprietari a farlo. Alla scuola di vela prevediamo la presenza di piccole imbarcazioni, tipo Optimist. La pineta deve essere fruibile a tutti e non ci deve essere neppure la senzazione che sia un circolo privato».

Il Casone. «Presenteremo un piano di recupero – ha detto il sindaco – per far transitare la discussione dal consiglio comunale. Abbiamo capito bene le sensibilità che suscita quel manufatto, anche se ci sono sembrate un po’ tardive. Abbiamo anche valutato insieme all’assessore Marson la possibilità dell’acquisto della struttura, ma neppure la Regione ha soldi per farlo. Vogliamo dunque tentare di salvarne il pregio e il significato proponendo una gestione mista, cercando di trattare con la proprietà anche spazi di interesse pubblico connessi all’area archeologica circostante».

L’idea è dunque di realizzare una «struttura ricettiva a con alcune camere al primo piano e spazi di pubblica utilità, come un’attività di ristorazione ad esempio, a piano terra». Saranno esclusi parcheggi di pertinenza, ma il Comune vuole affrontare, già a partire dalla prossina estate, il problema delle auto che sostano nell’area.

San Cerbone e scavi. In attesa dell’intervendo definitivo per il ripascimento di Baratti, il cui progetto definitivo è stato appena approvato dalla conferenza dei servizi, il Comune realizzerà un sitema di protezione in geotessuto e sabbia per proteggere la chiesina e gli scavi archeologici.

Capo boe. E’ intenzione del Comune congelare l’attuale situazione delle concessioni mare, in attesa della loro scadenza nel 2015. Nel frattempo sarà chiesto il dissequestro del pontile abusivo per poterlo demolire. Ma è previsto anche un riordino della aree a terra con la demolizione dei vari fabbricati in lamiera. «Metteremo in gioco – ha detto Anselmi – anche la concessione demaniale di un edificio (quello bianco tra la strada e la battigia ndr) per riorganizare i servizi per la nautica».

Concesione balneare. Il Comune ritira la proposta di realizzare uno stabilimento balneare, su piattaforme in legno, nel piazzale dietro Canessa. «Ci era parsa una proposta seria – ha ribadito il sindaco – ma su questo il giudizio che è venuto dal percorso partecipato è stato netto». Resta in piedi il problema della maggior affluenza nel golfo dopo l’inaugurazione del resort di Poggio all’Agnello. L’orientamento è di estendere le due concessioni esistenti, non per lunghezza ma per profondità. Consentire di piazzare altre file di ombrelloni dietro gli attuali.

Populonia. Restano in piedi le previsioni di un albergo nell’edifico della Cri e la sistemazione dell’attuale parcheggio a Belvedere. Rifiutata invece la proposta di realizzare un nuovo parcheggio al Reciso.

GIORGIO PASQUINUCCI
Il Tirreno 25.2.2011

Piombino: ecco, punto per punto, le novità del piano di riqualificazione

BANDIERA Blu e riconoscimento Unesco. Baratti si prepara a questa nuova sfida con un piano rivisto e un po’ corretto. Il sindaco Gianni Anselmi ha presentato il «nuovo» piano di Baratti che ha tenuto in considerazione, quasi completamente delle indicazioni emerse dal percorso partecipato, infatti «se si apre un dibattito dobbiamo tenerne di conto. Così abbiamo deciso di accogliere in maniera sostanziale le indicazioni». Solo un no: il parcheggio al Reciso, sulla strada che va a Populonia. E allora, partendo dall’impianto principale che afferma «unicità del Golfo, sostenibilità e fruizione dell’area», facciamo un percorso immaginario dal parcheggio delle Caldanelle fino a quello di Canessa evidenziando tutte le novità.

Porta del parco: «Un forte ridimensionamento di volumetrie da 6mila metricubi a 1000, e saranno solo strutture in legno a servizio dell’area. La Porta – ha detto il sindaco – avrà funzioni in prospettiva per gestire i flussi nel golfo. Infatti non vogliamo chiudere il traffico, ma governarlo. L’idea è quella di togliere progressivamente alcuni parcheggi».

Zona Villini-Pratone: «Deve avere una continuità, non ci devono essere interruzioni. Sul pratone sarà allontanata la struttura del bagni, e riposizionato l’ambulante».

Pineta: «Demolizione integrale dei manufatti esistenti. La pineta deve essere libera a tutti. Per la scuola di vela, che vogliamo – chiederemo una concessione annuale e chi vorrà dovrà presentarci un progetto con strutture leggere. E da oggi chiediamo che tutte le barche che non servono alla scuola, siano tolte».

Casone: «Abbiamo compreso la sensibilità. Puntiamo su una destinazione mista: turistico e ricettiva. Proviamo anche a trovare spazi pubblici per la ricerca, magari, da integrarsi con il parco. Chiederemo inoltre l’abolizione dei confini, e non ci saranno per il Casone né parcheggi né spiaggia. Le macchine sulla duna non ce le voglio più vedere».

San Cerbone: «Un percorso attrezzato, visitabile. Un progetto da fare con gli archeologi».

Campo boe: «Abbiamo pensato ad un riordino. Via le strutture precarie, e realizzare un manufatto a servizio della nautica. Per quanto riguarda gli specchi acquei congeliamo ogni decisione, è un tema delicato, che sarà ripreso nel 2015 quando scadranno le concessioni, anche se credo che l’attività nautica debba rimanere anche se ridimensionata un po’. Pure tutta l’area dove ora c’è la tensostruttura, deve restare aperta al pubblico, basta catene e sbarre».

Parcheggio Canessa: «Non verrà trasformato in spiaggia per Poggio all’Agnello» (la nuova legge sul demanio dice che il Comune non può ottemperare alla precedente convenzione).

«Abbiamo pensato di allargare le concessioni ai due stabilimenti balneari presenti nel Golfo, non di ampliare fronte mare, ma la parte in profondità». E poi presto partiranno i lavori per le fognature e il comune ha intenzione di dire sì alla Fondazione Giorgini, «è l’unico ampliamento su Baratti» ha concluso il sindaco.

Maila Papi
La Nazione 25.2.2011

ECCO LE ANTICIPAZIONI DEL SINDACO ANSELMI
«Solo riqualificazioni. Nessun metro quadro in più nel Golfo di Baratti»

NESSUN metro quadrato in più di costruzioni nel Golfo di Baratti, unica eccezione potrebbe essere l’ampliamento ai Villini per realizzare un Centro espositivo e di documentazione di architettura contemporanea. «Nel regolamento urbanistico – ha anticipato il sindaco – non sono previste nuove costruzioni, anzi ci sarà la revoca di quelle aggiuntive, dei 1500 metri cubi del piano vigente. Si consentirà solo la riqualificazione. Stiamo valutando una sola proposta, quella della Fondazione Giorgini. Su quel tipo di ampliamento ci possiamo lavorare, si tratta di una operazione culturale». L’idea – la proposta è stata avanzata dall’architetto Marco Del Francia – è quella di realizzare un Centro radicato nel territorio di Baratti e che racconta la sua storia finora mai esplorata, aprendo anche alle arti visive. Un Centro vivo, una macchina che espone e che vuol produrre cultura. La nascita del Centro è direttamente collegata sia all’opera di valorizzazione di un importante archivio di un protagonista dell’architettura sperimentale contemporanea (Vittorio Giorgini) sia di due sue opere presenti a Baratti: Casa Saldarini e Casa Esagono, ampiamente conosciute alla critica architettonica internazionale.

L’INTERVENTO di iniziativa privata, ma di interesse pubblico, è a cura e spese dell’architetto Marco Del Francia, proprietario del terreno (località Villini) e possessore – nonché curatore – dell’Archivio Vittorio Giorgini. Del Francia è proprietario anche della ricca documentazione Le architetture reiette del golfo di Baratti. Una volta accettata la proposta e inserita nel Regolamento Urbanistico, con la certezza quindi di poter essere realizzata, l’architetto avrà cura di istituzionalizzare il Centro, creando una Fondazione o un’Associazione senza scopo di lucro.

m.p.
La Nazione 26.2.2011

Baratti, l’hotel esce ridimensionato

Il Comune di Piombino fa un passo indietro circa la riqualificazione del golfo di Baratti e accoglie in larga parte le istanze emerse nel percorso partecipato, concluso due mesi fa

PIOMBINO – Il Comune di Piombino fa un passo indietro circa la riqualificazione del golfo di Baratti e accoglie in larga parte le istanze emerse nel percorso partecipato, concluso due mesi fa. Dal Piano Particolareggiato, redatto dall’amministrazione nell’agosto scorso e causa di una massiccia protesta da parte di cittadini e avventori di uno dei tratti di costa più pregiati della regione, saranno stralciati i punti relativi alla privatizzazione di un tratto di spiaggia e alla realizzazione dell’hotel di lusso nell’edificio del Casone. E la Porta al Parco, un complesso polifunzionale previsto in prossimità dell’accesso all’area, sarà ridotta da 6mila a mille metri cubi.

«I percorsi partecipati devono tenere largamente o – laddove possibile – completamente conto del dissenso dei cittadini», ha affermato il sindaco Gianni Anselmi, anticipando i contenuti dell’assemblea di restituzione del percorso, in programma il 3 marzo. E così, anche se personalmente il primo cittadino resta dell’opinione che la trasformazione in stabilimento balneare di uno spazio dequalificato (quello all’estremità occidentale del golfo) fosse una soluzione condivisibile, i clienti dell’hotel Poggio all’Agnello – 900 posti letto a partire da aprile – dovranno ripiegare sui bagni già esistenti. I quali beneficeranno sì di un aumento della spiaggia in concessione, ma in profondità e non in ampiezza, in modo da non ridurre la superficie di spiaggia pubblica. Per quanto riguarda il Casone (vecchio podere situato tra la necropoli etrusca e la spiaggia), l’ipotesi dell’albergo di lusso sembra sia stata un equivoco.

«Per lusso si intendeva il pregio della posizione e il conseguente valore del soggiorno, non il numero delle stelle», sottolinea il sindaco. La struttura ricettiva si farà, ma non disporrà di spiaggia privata: una tipica locanda toscana è quello che si augura il sindaco, con solo poche camere all’interno di un edificio a destinazione mista, disponibile ad ospitare servizi vari ed eventualmente spazi di interesse pubblico (magari legati al parco archeologico). Il tutto resta da concertare con la proprietà (l’acquisto dell’immobile sembra insostenibile sia per il Comune che per la Regione), a cui verrà chiesta l’abolizione dei confini, che di fatto rende inaccessibile alla fruizione pubblica una parte del prato intorno all’edificio. «L’obiettivo – conclude Anselmi – è aumentare la fruibilità del golfo». Vedremo se l’agguerritissimo comitato “Giù le mani da Baratti” lo riterrà centrato.

Alessandra Bartali
27 febbraio 2011

Corriere Fiorentino

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