Baratti: la spiaggia che non c’è più

Baratti: la spiaggia che non c’è più

I sacchi in geotessuto distrutti e portati via dalle mareggiate. E gli interventi (90mila euro) non sono ancora cominciati . La chiesina regge ma a San Cerbone è tutto da rifare:

Le mareggiate dell’inverno non hanno fatto bene ai sacconi di Baratti. Certo, già le intemperie che si erano abbattute sul golfo nei primi mesi del 2013 avevano non poco compromesso l’integrità dei grossi sacconi in geotessuto inaugurati nella primavera dell’anno precedente. Spostamenti, ammaccature, ma soprattutto graffi e tagli.

L’azione del mare, in quel punto di forti correnti, è tale non solo da trascinare via con sé anche i corpi più pesanti: nella sua spinta rientrano anche ciottoli, sassi e rocce in grado, a seconda del movimenti impressi, di fendere superfici molto resistenti, proprio come quelle dei geotubi riempiti di sabbia che si trovano a San Cerbone.

Uno stato di cose che col tempo è peggiorato: anche se al momento non pare messa in discussione la salvaguardia della chiesina altomedievale, che poi è lo scopo per cui i geotubi vennero repentinamente progettati alla fine del 2011.

Se la chiesina regge, tutto intorno però il panorama è assai meno soddisfacente con quei sacconi in massima parte rotti, danneggiati o svuotati e spinti dalle onde anche lontano rispetto ai punti in cui inizialmente erano stati collocati.

Poche settimane fa l’amministrazione aveva annunciato come imminenti i lavori di riqualificazione che avrebbero dovuto riportare allo stato iniziale la condizione dei sacchi (ciascuno dei quali è lungo sei metri, largo uno e mezzo, per un totale di 40 tonnellate). «Al momento non ci sono novità – spiega l”assessore all’ambiente Marco Chiarei – se non che la situazione sarà più chiara tra una decina di giorni e che i lavori cominceranno a breve». Un intervento stimato per circa 90mila euro, a cui vanno aggiunti i 19mila euro già spesi a suo tempo per il primo intervento di ripristino all’inizio della scorsa estate.

I nuovi lavori verranno eseguiti dalla stessa ditta che a suo tempo si occupò del riempimento e del posizionamento dei sacconi, l’Ati formata da Geosystem Parma, Medita e Ge.Co, tutte di Cagliari . Nello stesso contesto verranno ripristinate anche le viminate e palizzate poste a ridosso dell’area in cui trovano i sacconi, quasi completamente distrutte dalla violenza delle correnti.

Melisanda A. Massei – Il Tirreno 17.3.2014

Baratti parcheggiIl CxC ha constatato:
I geotubi sono parzialmente distrutti, portati via dalla corrente. Sono serviti a poco, il prato sta crollando pian piano. L ‘accesso alla spiaggia è ancora in stato di cantiere. Inoltre alcuni tubi furono posati sopra un sbocco di acqua che viene dal bosco, infatti adesso l’acqua è tornata a farsi strada sotto i geotubi. La spiaggia è molto poco estesa, a prova del fallimento dell’ opera, inoltre è sporchissima. I parcheggi si torneranno a pagare a fine mese (vedi foto).

Come sempre baratti è lasciata a se stessa…

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