Polemica dopo l’indagine della commissione nella Tenuta di Rimigliano

Sulla Tenuta Sel e Prc contro Tortolini
«Se ci sono consiglieri regionali che credono che le leggi, le istituzioni e le procedure di garanzia mettano a repentaglio l’economia e il sostentamento dei cittadini, lo dicano con chiarezza, senza tergiversare». Esordiscono Sel Circolo “cento passi” Piombino e la segreteria Federazione Prc. Elba-Val di Cornia. «Se alcuni sindacalisti ritengono che per assicurare un salario purchessia occorra togliere di mezzo le norme e i controlli che con tanta fatica la Regione Toscana s’è data, anche in contrapposizione ad una destra miope che vedeva nelle regole un noioso ostacolo, abbiano la cortesia di dirlo apertamente». «I salari dei lavoratori sono messi in pericolo da chi non completa le procedure in maniera ineccepibile – si sottolinea – e non da chi chiede l’applicazione della legge, ma a sentire Tortolini e company, sembrerebbe il contrario. Basterebbe un ragionamento più ampio, di sistema, per riconoscere che è proprio l’insufficienza dei controlli ad aver determinato gravi danni ai beni comuni e all’economia».
Il Tirreno 20.4.2011
Il comunicato integrale di Sel:
Se ci sono Consiglieri regionali che credono che le Leggi, le Istituzioni e le procedure di garanzia mettano a repentaglio l’economia e il sostentamento dei cittadini, lo dicano con chiarezza, senza tergiversare. Se alcuni sindacalisti ritengono che per assicurare un salario purchessia occorra togliere di mezzo le norme e i controlli che con tanta fatica la Regione Toscana s’è data, anche in contrapposizione ad una destra miope che vedeva nelle regole un noioso ostacolo, abbiano la cortesia di dirlo apertamente. Non occorre aver studiato molto per capire che il mese e mezzo di discussione voluto dalla Conferenza paritetica interistituzionale non cambia i tempi di un’operazione che parte nel 2004 con l’acquisto all’asta della Tenuta di Rimigliano o nel 2006 con il Piano Strutturale approvato dal Comune di San Vincenzo.
Prima di scendere nel merito delle previsioni urbanistiche sarà bene che si tolga di mezzo ogni dubbio sulla liceità ed opportunità del lavoro della Conferenza. I cori ingiuriosi all’indirizzo dei rappresentanti di questa Istituzione sono stati certamente favoriti da un lavoro di delegittimazione delle istituzioni e dei suoi rappresentanti a partire dall’Assessore Marson. A leggere molte dichiarazioni sembra che i ritardi dipendano da una commissione che controlla la rispondenza del Piano Regolatore di San Vincenzo con il PIT regionale e non dal Comune che ha approvato strumenti urbanistici che richiedono un approfondimento. Sembra quasi che l’Assessore all’Urbanistica che dispone i controlli previsti dalle norme vigenti, danneggi l’economia, crei disoccupazione e faccia crollare il mercato dell’edilizia.
I salari dei lavoratori sono messi in pericolo da chi non completa le procedure in maniera ineccepibile e non da chi chiede l’applicazione della legge, ma a sentire Tortolini e company, sembrerebbe il contrario.
Basterebbe un ragionamento più ampio, di sistema, per riconoscere che è proprio l’insufficienza dei controlli ad aver determinato gravi danni ai beni comuni e all’economia. Le manifestazioni dei lavoratori, quando spontanee e sincere, devono essere rispettate e la nostra forza politica lo fa da sempre. Il problema è riuscire a dare delle risposte per il futuro di quei lavoratori anziché tentare di strumentalizzarli per incomprensibili beghe politiche.
Piena solidarietà dunque all’Assessora e alla Conferenza Paritetica e un richiamo netto, a chi fa politica da tanto tempo, a valutare l’opportunità dei propri comportamenti. Quando si rappresentano le Istituzioni, occorre ponderare bene ogni dichiarazione ed ogni gesto.
SEL Circolo “cento passi” Piombino
Segreteria Federazione PRC Elba-Val di Cornia
«Parlare di “mandanti” è fuori luogo: i problemi delle imprese sono reali» Su Rimigliano, Valtriani (CNA) replica all’assessore Marson
«Sulla questione Rimigliano, vorrei chiarire all’assessore regionale Anna Marson — afferma il direttore della Cna livornese Marco Valtriani — che gli unici mandanti delle critiche e delle proteste ricevute sono i dati sull’economia nazionale, regionale, ed ancor di più quelli della Val di Cornia, che ogni giorno purtroppo campeggiano su giornali e televisioni: proprio oggi si legge di prestiti fermi, anche della Regione, per 450 milioni di euro o della chiusura in Italia in tre mesi di 146mila imprese». Interviene così, Valtriani, nella polemica sulla manifestazione sindacale organizzata in ocacsione del sopralluogo della commissione regionale nella tenuta di Rimigliano per verificare la congruità del piano urbanistico.
Il caso era rimbalzato in consiglio regionale dove la Marson aveva lamentato l’aggresisone alla commissione affermando di capire la difficoltà degli operai, ma non quella dei «mandanti». «Diciamo no alle offese — precisa Valtriani — ma comprendiamo benissimo l’esasperazione per la lentezza della politica e la disperazione per la paura del futuro che vivono i nostri imprenditori ed i loro dipendenti. Usare un termine così pesante come “mandanti” ci pare inoltre grave e sarebbe comunque allora da estendere anche ai vari comitati che abbiamo visto in qualche caso sul territorio anche brindare ed invocare medaglie al valore. Quando l’assessore afferma che le seconde case non producono reddito per l’economia locale, forse trascura impropriamente tutto l’indotto che ruota intorno al turismo che va dagli stabilimenti balneari, alla ristorazione, all’agroalimentare, ai servizi alla persona, alle manutenzioni degli immobili, ai trasporti e via dicendo, tutto reddito di imprese e di proprietari di immobili, che poi si trasforma in reddito anche per i lavoratori ed in consumi».
La Nazione 20.4.2011
Rimigliano, polemiche sulla protesta sindacale. Tortolini: «Mettere i lavoratori in mobilità è intempestivo e inappropriato». Cgil, Cisl e Uil contro la Marson: «La manifestazione non ha mandanti».
È ancora bagarre, a livello politico, dopo la manifestazione di alcune decine di operai dei settori edile e connessi a Rimigliano, mentre era in corso la visita della commissione paritetica interistituzionale alla Tenuta dove dovrebbero essere costruiti 120 appartamenti e un albergo. La protesta dei lavoratori, che temono per i loro posti se il progetto Rimigliano non andrà avanti a causa di una eventuale bocciatura della commissione regionale, ha ottenuto la solidarietà anche dell’assessore regionale Anna Marson che, in consiglio, ha però parlato di «mandanti» relativamente a quella protesta. Accuse di scarsa trasparenza, relativamente alla protesta, erano state espresse anche dal consigliere regionale del Pdl Andrea Agresti, che è anche menmbro della commissione paritetica, il quale ha tirato in ballo il consigliere del Pd Matteo Tortolini.
«Quando ci sono lavoratori che manifestano unitariamente la preoccupazione per il mantenimento del proprio posto di lavoro è un dovere incontrarli – replica oggi Tortolini8 – Dopo aver incontrato i lavoratori in Comune – spiega Tortolini – alla manifestazione davanti alla tenuta di Rimigliano io non ho partecipato per evidenti motivi di rispetto del lavoro della commissione che si trovava all’interno. I colleghi consiglieri della commissione con cui ho parlato mi hanno comunque raccontato che la manifestazione e’ stata largamente e diffusamente civile. È del tutto evidente che se ci sono state intemperanze verbali nei confronti dei commissari queste vanno rigettate con fermezza perché la commissione paritetica deve lavorare, come ha fatto e sta facendo, serenamente e autonomamente nel rispetto delle competenze che gli affida la legge. Piuttosto – aggiunge Tortolini – né la lettera inviata dalla proprietà ai commissari, nè la richiesta di messa in mobilità dei lavoratori, hanno aiutato a rasserenare il clima. Atti legittimi da parte della proprietà, ma che giudico del tutto intempestivi e inappropriati».
Anche i sindacati del comparto edile di Cgil, Cisl e Uil ritornano sulla vicenda criticando le affermazioni di Marson e Agresti. «I lavoratori che hanno manifestato davanti ai cancelli della tenuta di Rimigliano – si legge in una nota congiunta – l’ hanno fatto con l’unico scopo di difendere il loro posto di lavoro, e la prospettiva occupazionale messa in discussione anche dal protrarsi della decisione definitiva sul progetto. I lavoratori non hanno mandanti, nè tantomeno li hanno i sindacati, anzi tale decisione è lesiva della dignità dei lavoratori e del lavoro che in quella sede con rispetto, stavano difendendo». «Stupisce invece che al termine del sopralluogo – proseguino i sindacati – nessun membro della commissione abbia deciso di confrontarsi con i lavoratori. Stupisce tanto più quando si apprende che le istituzioni si scagliano contro i lavoratori e chi li rappresenta, anzichè svolgere appieno il ruolo di rappresentanza degli interessi generali della collettività. I comitati che tanto hanno fatto parlar di sè in questi mesi esprimono solo una parte degli interessi che nel territorio ci sono. Con la manifestazione di lunedì – conclude la nota di Fillea, Feneal e Filca – abbiamo cercato di rendere evidenti anche altri aspetti che in questi mesi sono stati sottovalutati: il primo è la tutela del diritto del lavoro»
Il Tirreno 19.04.2012