Fatti e non chiacchiere… (5) Alberto Primi risponde alle puntualizzazioni dell’assessore Benedettini

Gent.mo  Sig.
Gianfranco Benedettini
Assessore all’Urbanistica del Comune di Campiglia Marittima

spero abbia potuto constatare che la pubblicazione delle sue lettere sul sito del Comitato è sempre avvenuta regolarmente e integralmente e che quindi, se lo desidera, potrà continuare a confondersi con persone come noi, senza dare ascolto a pareri che agli iscritti e sostenitori del Comitato, sembrano un poco condizionati da pregiudizi.

Sono d’accordo con lei sulla scarsa possibilità di confronto che però non ascriverei alle diverse posizioni, o almeno non solo, ma anche alla difficoltà di un confronto epistolare ormai un poco desueto. Sarebbe molto meglio potere parlare dei vari problemi direttamente in modo che il discorso possa svolgersi in maniera compiuta e in forma di dialogo. Non so se lei sia d’accordo con noi del Comitato, ma certo saremo molto contenti se lei nella sua funzione di Assessore, vorrà invitarci ad uno scambio di idee lasciando da parte pregiudizi.

Come abbiamo più volte tenuto a ribadire, il Comitato fa azioni politiche ma non partitiche. Se lei considera che la maggioranza degli iscritti e dei sostenitori del Comitato per Campiglia sono residenti in altre città  e in altre nazioni, può capire come interessi loro ben poco quale partiti governino il Comune purché siano antifascisti, antirazzisti e rispettino e difendano la Costituzione Italiana e conseguentemente ne rispettino l’art. 9 riguardo alla tutela dei beni culturali e del paesaggio .

Se si realizzano atti in linea con questi principi, ne siamo lieti e non ci interessa minimamente accampare meriti per gli eventuali contributi che si sia potuto dare per evitare il realizzarsi di scelte contrarie a questo principio.

In questo senso speriamo che le azioni che lei preannuncia per quanto riguarda l’area di Madonna di Fucinaia o le sistemazioni alla Stazione, vadano nel senso che noi proponiamo da tempo.

Teniamo però a ribadire che le proposte calate dall’alto non sono il modo migliore per ottenere una condivisione da parte dei cittadini e che, fermo restando il diritto-dovere del Sindaco eletto e degli organi rappresentativi di prendere le decisioni definitive, sarebbe auspicabile che queste venissero dopo un confronto con i cittadini e con tutti quelli che si sentono direttamente coinvolti nelle scelte e nelle azioni della Amministrazione.

L’esempio del lavoro fatto dalla scuola sul mausoleo di Caio Trebazio ne è un esempio. Penso infatti che dopo quella esperienza i ragazzi e forse i loro genitori, grazie alla ricerca e all’avere proposto una sistemazione, guardando il monumento non vedranno più un mucchio di sassi ma la traccia di una storia che fa parte della loro identità e che quindi vorranno difendere in quanto tale.

Ci auguriamo che questo metodo di informazione e di partecipazione attiva diventi uno strumento utilizzato per garantire scelte condivise e un alto livello di coscienza politica di tutti quelli che sentono questo territorio parte della loro esperienza di vita.

Ringraziando dell’attenzione, salutiamo e inviamo auguri di buon lavoro.

Campiglia Marittima 16-09-2012

Comitato per Campiglia
Alberto Primi

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