Sulla cava di Monte Calvi circolano notizie prive di fondamento
Sulla cava di Monte Calvi circolano notizie secondo le quali i suoi proprietari avrebbero finanziato il parco di San Silvestro e non gli avrebbero arrecato nessun danno, tant’è che i visitatori sono aumentati. Siccome quel parco è stato realizzato con ingenti contributi dell’Unione Europea e con il cofinanziamento del Comune di Campiglia, la notizia merita davvero chiarimenti.
Da anni i proprietari della cava Monte Calvi dicono di aver finanziato il parco. E’ un falso clamoroso. La società ha versato al Comune di Campiglia solo somme dovute per le concessioni a scavare materiali dalle colline. Lo prevede la legge regionale per le attività estrattive, peraltro con tariffe irrisorie che sono rimaste invariate per decenni (circa 50 centesimi a mc.), contro tariffe europee ben più elevate di quelle stabilite dalla Regione Toscana. Somme dovute per compensazione dei danni ambientali subiti dai Comuni e per gli impatti delle cave sui territori, a partire dalle strade. Somme dovute, pochissime, non regali. Somme che il Comune ha il diritto d’impiegare come meglio ritiene opportuno, con il solo vincolo del rispetto delle leggi. Se così è andata la società Cave di Campiglia non ha nessun diritto di dire che ha finanziato il parco di San Silvestro. Se il Comune ha deciso d’impegnare quelle somme per il parco vuol dire che ne ha spese altre per il territorio danneggiato dalla cava.
E’ comunque giunto il momento che anche il Comune faccia chiarezza, citando atti e provvedimenti amministrativi. Quanto è costato davvero il parco di San Silvestro? Quante sono i finanziamenti pubblici dell’UE e della Regione? Quante sono le somme che il Comune ha dovuto attingere dal proprio bilancio e da quale capitolo le ha prese?
Incredibile poi che la società Cave di Campiglia, o chi per essi, sostenga di non aver creato disagi al parco. La realtà è ben altra. Basta ripercorre i gravissimi incidenti di questi anni, dalle pietre piovute dal cielo nelle aree del parco accessibili al pubblico, all’incidente del camion di cava (nel quale perse la vita il conduttore) che nella caduta per centinaia di metri tranciò i sentieri del parco, fino al recentissimo sradicamento da parte di un mezzo di cava del ponte su cui passano tutti i visitatori del villaggio di Rocca San Silvestro. Ponte non ancora ricostruito. Basta guardare il bosco (che dovrebbero essere un parco) imbiancato dalle polveri degli impianti di frantumazione o il complesso dell’Etruscan Mines che, anziché essere valorizzato come previsto dai piani del Comune, resta tutt’oggi in stato d’abbandono. La realtà è che quel parco ha aumentato i visitatori solo grazie all’impegno di chi ha elaborato progetti, salvaguardato il patrimonio culturale e garantito in questi anni una difficile gestione, resa ancora più difficile proprio dalla presenza della cava.
Sono tutti elementi che richiedono chiarezza, trasparenza, verità. Il Comune ha oggi deciso di assecondare solo gli interessi della società Cave di Campiglia, ignorando la scadenza della concessione fissata al 2018, consentendo il prolungamento a tempo illimitato delle estrazioni per oltre tre milioni di mc. ed ampliando di circa tre ettari il perimetro della cava. Una resa incondizionata ai proprietari della società Cave di Campiglia. Questi soni i fatti.
Comune dei Cittadini