SOS Baratti SOS

URGENTE INTERVENTO IMMEDIATO

Questo è il fronte mare del muro della chiesina di San Cerbone. Come si vede l’acqua è penetrata all’interno per alcuni metri alle fondamenta con rischio di crollo  alla prossima mareggiata.

L’ufficio tecnico del Comune e la Curia sono stati avvertiti.

Segnalazione e foto dal gruppo «Giù le mani da Baratti»

 

Sulla stampa:

Come Pompei: crolla il muro della chiesina di San Cerbone

ALLARME Chiesina di San Cerbone. Il mare è entrato all’interno. A segnalare la situazione drammatica e rischiosa per la Chiesina di Baratti è il Comitato «Giù le mani da Baratti».

Ma il 31 dicembre tanta gente che stava effettuando una passeggiata nel Golfo si è potuta rendere conto della precarietà della struttura che quasi sembra stia in piedi proprio per un miracolo. L’acqua adesso è penetrata all’interno delle fondamenta, e un’altra mareggiata potrebbe compromettere la struttura, già visibilmente compromessa dall’erosione.

L’ufficio tecnico del Comune e la Curia sembra che sia stati avvisati. Gli scatti che vi proponiamo sono stati realizzati ieri dal Comitato stesso. Già nel mese di settembre avevamo denunciato che le scarpate erano ulteriormente franate. La speranza adesso è che con il nuovo anno si metta mano in maniera concreta, anche se non definitiva, alla protezione della Chiesina di San Cerbone. Qualche soluzione in tempi brevi va trovata se non vogliamo ritrovarci la storica Chiesina di Baratti sbriciolata sotto le sferzate delle onde del mare.

La Nazione 2.1.2011

Il mare scava San Cerbone, chiesa a rischio di crollo

Nel primo giorno dell’anno, la Baratti gremita di persone lancia un serio allarme. La secolare chiesa di San Cerbone, edificata a cavallo dei secoli XVI e XVII, e fra i simboli di Baratti, sta rischiando di crollare. L’acqua è già penetrata dentro, e la situazione rischia di diventare irreversibile in caso di altre mareggiate.

Già da tempo la chiesina presenta danni strutturali, ma si attende ancora un intervento decisivo che possa scongiurare una gravissima perdita storica, artistica, religiosa e culturale.

Oltre alla chiesa, a rischiare sono gli stessi scavi della zona. L’allarme è stato lanciato da Daniele Quinti, presidente del comitato “Giù le mani da Baratti”. «Sul fronte mare del muro della chiesa – afferma – l’acqua è penetrata all’interno per alcuni metri. C’è il forte rischio che, se non si interverrà rapidamente, possa cadere l’intera struttura. So per certo – prosegue – che l’ufficio tecnico del Comune e la Curia sono stati avvertiti».

Una parte della chiesa (quella in direzione Populonia) è già in parte crollata, mentre ancora in piedi è la parte opposta. L’allarme esiste già da tempo, tanto che furono lo stesso Comitato, nel settembre scorso, e in seguito l’assessore Marco Chiarei a lanciare l’allarme. Il progetto della Provincia tarda ad arrivare, ma si pensa di chiudere con barriere soffolte i canaloni di fuga della sabbia del golfo e di realizzare barriere removibili vicino alla costa per salvare chiesa e scavi. Negli ultimi 55 anni la spiaggia di Baratti è arretrata di quasi 30 metri, con un ritmo di circa 80 centimetri l’anno. «La speranza – afferma Quinti – è che si intervenga urgentemente, anche in modo provvisorio, per scongiurare il crollo».

PAOLO FEDERIGHI

Il Tirreno 3.1.2011