Rimigliano, il Forum dà battaglia, in tanti alla contro-assemblea sulla variante

L’assemblea pubblica del Forum di centrosinistra sulla variante di Rimigliano, che ha avuto luogo venerdì sera alla sala multimediale, è stata seguita da un gran numero di persone. Nicola Bertini, capogruppo del Forum, ha subito denunciato la mancanza di documentazione sulla variante. «Ad oggi – ha detto – l’amministrazione non ha voluto mostrarci la quasi totalità dei documenti».

Ma veniamo al piano in sé. Bertini ha inteso mostrare come ogni podere della Tenuta sia collocato in corrispondenza dei vari ingressi alla spiaggia. «In particolare – ha detto – il podere Poggettino Contessa Lea è esattamente di fronte all’ingresso 7 di Rimigliano, ad una distanza di circa 270 metri dalla spiaggia. E cosa verrà costruito lì? L’albergo di 6.000 metri quadrati. Una coincidenza? No. Tutto è stato pensato in modo da collegare l’albergo e le residenze alla spiaggia, che sarà privatizzata». (vedere pianta accanto)

Per il Forum, la Principessa diventerà un villaggio turistico diffuso, che va da Fiorentina fino a Rimigliano, e che collegherà le Fabbricciane al Garden Club. Bertini vede nell’intervento di Rimigliano un chiaro collegamento con gli interventi di Baratti e Poggio all’Agnello: «Il proprietario – ha detto – è lo stesso: Maurizio Berrighi. Ai residenti di Poggio all’Agnello sarà riservato un pezzo di spiaggia di Baratti. Se Berrighi considera necessario uno sbocco alla spiaggia per Poggio all’Agnello, perché non deve volere lo stesso per Rimigliano? Lo vorrà e che gli sarà concesso».

Per il Forum, inoltre, il piano prevederebbe un numero indefinito di piscine private per il podere Poggettino Contessa Lea, dove sarà costruito l’albergo, e di due piscine per ognuno degli altri poderi: «Negli unici 4 fogli – ha detto – che ci sono stati consegnati, tutto è scritto in modo largamente interpretabile e non preciso, proprio per fare e disfare a seconda delle varie necessità che di volta in volta si presenteranno».

Bertini, infine, considera impossibile l’accesso dei cittadini alla Tenuta: «Un regolamento urbanistico – ha detto – deve rispondere alla funzione pubblica del territorio, non a che cosa si deve far fare alla proprietà. Come sarà possibile l’accesso dei cittadini nella Tenuta, quando tutta, a macchia di leopardo, sarà disseminata di residenze private, piscine e spazi interrati per locali accessori, come afferma la bozza di piano che ci è stata data?».

Il capogruppo del Forum auspica l’intervento della Regione: «Abbiamo inviato – ha detto – tutti i dettagli del piano di Rimigliano all’assessore regionale all’urbanistica Anna Marson. Siamo certi che qualcosa succederà, e che il caso di Rimigliano andrà sotto i riflettori».

PAOLO FEDERIGHI

Il Tirreno 12.9.2010

«Rimigliano, vogliamo le carte» Forum, assemblea partecipata
San Vincenzo, dure critiche all’amministrazione

UN’ASSEMBLEA partecipata, molti gli interventi, quella organizzata dal Forum del Centrosinistra sul tema di Rimigliano. Una denuncia pubblica, dura, a volte anche con toni «aspri», quella del Forum, per la scarsa trasparenza dell’amministrazione accusata di «non aver ancora messo a disposizione della minoranza — diceva Nicola Bertini — né il Pamaa né i documenti fondamentali del regolamento urbanistico». Un attacco a tutto campo che, dall’impossibilità di conciliare un progetto di parco con le edificazioni previste nella tenuta, finiva all’impossibilità di garantire, qualora il progetto della maggioranza venisse realizzato, la libera fruizione della spiaggia. Evidentemente con queste affermazioni il Forum di Centrosinistra non crede alle assicurazioni fornite nel corso dell’assemblea pubblica di martedì organizzata dall’amministrazione, tanto che ha lanciato un’ulteriore denuncia, fortissima, sulla considerazione data dal Comune all’attività agricola, vista come improduttiva, che apre, sempre secondo il Forum, prospettive di ulteriori speculazioni future.

«NON CI SARÀ neppure l’accesso alla Tenuta per i cittadini — ha proseguito Nicola Bertini —. Innanzi tutto perché è inconciliabile con le residenze di lusso in previsione, in secondo luogo perché l’amministrazione ha già detto che vuole inserire questo argomento solo nel regolamento della possibile futura Anpil (Area naturale d’interesse pubblico locale) che probabilmente non si realizzerà mai». Il Forum sostiene poi che non si possa parlare di miglioramento rispetto al piano dell’albergone (Progetto Parmalat) perché si sarebbero solo distribuite diversamente le superfici e ci sarebbe stato uno scambio di volumetrie tra ricettivo e residenza concordato con la proprietà. Il problema, sempre secondo Bertini, sta nella preminenza dell’interesse privato sul pubblico che nega qualsiasi principio della pianificazione urbanistica. Nell’analisi ci si è spinti anche oltre i confini comunali e, facendo riferimento alle previsioni su Baratti e alle realizzazioni di Poggio all’Agnello e dell’Albatros, si è parlato di un unico enorme villaggio turistico diffuso che ha come obiettivo quello di privatizzare tutta la costa a nord del promontorio di Populonia.

P.B.
La Nazione 12.9.2010