Un altro successo per Apritiborgo. Il festival ormai è una sicurezza
Apritiborgo, ancora un successo. Alto gradimento e tanta partecipazione al festival dedicato alle donne, mentre c’è già il tema per il prossimo anno. Il livello degli spettacoli di questa quattordicesima edizione è stato alto e ottima la risposta del pubblico. Dai microcosmi delle complesse marionette alle esilaranti cascate di comicità della Beni, o le travolgenti Girlesque, Campiglia nei giorni del festival è magica e ancora più accogliente.
«Certo che in questa complessità, che poi è anche la bellezza dell’evento – afferma l’assessore alla cultura Jacopo Bertocchi – è importante capire il tipo di spettacolo che si ha di fronte. L’offerta è molto variegata e ci sono performance per tutti».
Una dichiarazione particolarmente sentita quella del sindaco Rossana Soffritti che ha chiuso il suo ultimo Apritiborgo da prima cittadina: «Cinquanta serate di Apritiborgo nei 10 anni da sindaco, questa riflessione è stata un misto di emozione e orgoglio per questa manifestazione che ha riempito di talento e magia il centro storico di Campiglia, unico nel suo diramarsi di piazze, angoli, affacci e teatri; un festival complesso, che ha presentato in questi anni un’efficienza e un’armonia resi possibili dal lavoro del personale tecnico e amministrativo e della Polizia municipale del Comune che si è speso in modo esemplare. Ringrazio personalmente tutti.
Apritiborgo – conclude il sindaco Soffritti – è una di quelle meraviglie della quale il ricordo resterà indelebile nella mia esperienza di amministratrice». Quando si abbassa il sipario le quinte non si fermano e Terzostudio ha già in mente la proposta per la 15° edizione come afferma Alberto Masoni: «Il tema del prossimo anno sarà quello della memoria e qui si potranno inserire anche racconti e aneddoti della storia di Campiglia e una mostra fotografica sul lavoro creando un ulteriore legame tra festival e territorio».
Il Telegrafo 17.8.2018
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